Saint Rewatch – Hades Inferno (Meikai): Commenti all'Episodio #10, Il Muro del Lamento



Dove un po’ di bella gente si dà appuntamento alla Giudecca.

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8 thoughts on “Saint Rewatch – Hades Inferno (Meikai): Commenti all'Episodio #10, Il Muro del Lamento”

  1. Ciao, Cavalieri for Dummies! 😀😄☺😊🙌😺❤❤❤ Buona estate! 😇🙏🐥🍦🌴🍹📟🎶🎵🎶 Ooh … 😮 E chi se lo aspettava di vedervi di sabato mattina? 😅☺✌

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  2. 📢Il Signor Dohko di Libra, è pregato di recarsi, immediatamente, al Muro del Pianto!
    📢Il Signor Dohko di Libra, è pregato di recarsi, immediatamente, al Muro del Pianto!

    Con la voce di questa speaker infernale, che mi rimbomba nel cranio, non riesco a concentrarmi sull'episodio…
    Allora… Ah sì… è la puntata in cui Peggy crede di poter rivaleggiare in magnificenza con Shaka, prendendo a testate il Muro del Pianto…
    Povero illuso… l'agevole vittoria sul'insipiente Vale, gli deve aver ipertrofizzato l'ego…
    Il Divino, già infastidito da quella plebea presenza, non richiesta, x punirne la gravissima mancanza di rispetto, esista un istante, ponderando l'idea di trucidarlo, ma mosso a pietà, lo grazia, stordendolo solamente (peccato, spazzando via l'Equino, Shaka, avrebbe coronato la propria divina esistenza, nel migliore dei modi…)

    "Mia vita, autodistruggiti!!!" sentenzia Shaka, convinto che parole altisonanti, abbatteranno il Muro del Pianto… ma… ma… ma…

    Di chi è quella manaccia sulla sua spalla?

    È lui o non è lui?
    Ceeerto che è lui!
    La quintessenza del fankazzismo, non si materializza mai, in anticipo o in ritardo, la quintessenza del fankazzismo, si materializza  SEMPRE, al momento opportuno (od inopportuno, dipende dai gusti…)
    Ma ciò che più conta, Ladies and Gentlemen… Cavalieri e Sacerdotesse… Ecco a voi… Il solo, unico ed inimitabile… Libra no Dohko 👏👏👏👏👏👏

    L'Uomo Senza Età (né voglia di lavorare…) stoppa il Divino (definendolo Uomo Straordinario, nel senso che lavora 11/12 ore al giorno, metodologia, ovviamente sconosciuta, all'ex Vegliardo…) invitandolo a non morire inutilmente, ora a risolvere la questione, è giunto lui e nessuno, dovrà più preoccuparsi (o morire inutilmente) Bene!

    Cammin facendo, s'è preso, pure la briga, di raccattare Mur, Ioria e Milo, la geniale idea, dell'Uomo Bicentenario, sarebbe quella di ricreare l'Energia Solare (tipo Daitarn 3 o tipo fotovoltaico, non è dato sapersi…) e con questa fare breccia nel Muro del Pianto…
    Straconvinto dell'infallibilità del proprio progetto energetico, Dohko, dispensa parte delle armi in dotazione alla sua ferraglia, ai compagni, in modo da aumentarne, esponenzialmente, la potenza di fuoco…

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  3. Episodio che fa da overture, in vista del prossimo.
    Rivelandosi decisamente inconcludente, considerando il doloroso nulla di fatto, cui andranno incontro Dohko ed i 4 compari.

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  4. L’episodio non è male. Bello il risveglio dei tre cavalieri d’oro nel Cocito e la decisione di Pegasus e Virgo. Anche l’adattamento è discreto. Voto 6

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  5. Signori buongiorno. L'idea di rompere il muro del pianto colla luce solare mi ricorda un po'una scena del film"Legend"con Tom Cruise uscito prima di questo. Li usarono alcuni scudi dorati come degli specchi(una volta gli specchi erano tutti fatti così:vedete ad esempio quello di Perseo o della dea Amaterasu)per riflettere i raggi solari che dovevano essere portati sotto terra. È passato molto tempo da quando lo vidi per cui scusate se non mi ricordo bene tutta la scena.

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  6. Riassunto:
    Mentre Peg sta dormendo nel Cocito, una colonia di pinguini gli passa sopra, così lui si sveglia, e in quel momento ha anche una visione: sogna Castalia che lo minaccia di picchiarlo, se non si alza. Così, Peg lascia perdere i pinguini, e si sbriga ad andare alla Giudecca, che non è nemmeno distante.

    Intanto, Pandora ha praticamente cambiato personalità: se prima aveva occhi solo per Ade, adesso vorrebbe solamente trovarsi da un’altra parte. Aggiungiamoci che le viene anche un mancamento. Dev’essere perché l’aria degli Inferi non fa molto bene. Ma proprio mentre si trova a terra, lamentosa, ecco che arriva Peg. Per non farsi vedere da quel ciclonico Cavaliere, Pandora si va a nascondere dietro una colonna spezzata, osservando il Bronzino compiere una serie di salti per salire la scala del palazzo, ormai sgangherata, e da rifare da capo. Mi chiedo chi è che pagherebbe gli appalti per ricostruirla.

    All’interno, Peg trova Andromeda, che si stava facendo un sonnellino, completamente tranquillo, e ignaro di ogni cosa, come se non fosse successo niente. E soprattutto, Andromeda non indossa più la veste di Ade. Questo è molto strano, ma Andromeda ha già pronta la risposta: quelli di Mondoconvenienza sono venuti dalle lontane terre d’Italia per portargli una tutina nuova, e già che c’erano, il ferramenta gli ha lucidato l’armatura, oltre a rimettergliela. Poi Andromeda ha avuto anche tempo di fare il bagno e pettinarsi i capelli, e ora è fresco come una rosa. Alla faccia del pericolo!

    Senza fargli alcuna domanda su come mai tutto il palazzo sia distrutto, Peg trova la spiegazione dell’amico molto sensata, e, senza indugio, i due Bronzini si incamminano verso il fondo del palazzo. Probabilmente cercavano la dispensa, e invece si ritrovano davanti un grosso muro.

    Intanto, ad Atene, Asher e Aspides fanno gli scemi, mentre Lamia e i bambini stanno guardando un’eclisse solare senza mettersi gli opportuni occhialini protettivi. Evidentemente vogliono diventare ciechi.

    Una volta davanti al muro, Peg e Andromeda incontrano Shaka, che si trovava da lì già da un po’, ma, al contrario di Andromeda, è sudato, spettinato, e non ha fatto il bagno, perciò è ridotto a uno straccio. Tutto perché ha cercato di rompere quel muro. Peg decide di dargli una mano, e sta quasi per dare una sonora (e fatale) testata alla costruzione, quando Andromeda lo ferma, dicendo che sarebbe meglio chiamare i muratori. Shaka li informa che nemmeno i muratori potrebbero rompere il fello muro, poiché è un muro che solo le divinità possono oltrepassare. “Ma io sono raccomandato!”, esclama Peg, infervorato. Ma Shaka gli spiega che non basta essere raccomandati per fare tutto ciò che si vuole. Così Peg, di cattivo umore, grida:”Hai rotto, non ne posso più!”, e sta per tornare indietro, quando la statuetta che lui portava in un punto misterioso del corpo inizia a brillare, facendogli avere una visione di Atena che gli parla, dicendogli di portarle una Coca fresca. Peg le grida di smetterla di entrare nella sua testa, ma a quanto pare Atena non l’ha sentito. Poi qualcuno dimentica l’arrosto in formo, e dal palazzo esce fuori uno strano fumo … Che arriva fino a Pandora, la quale, non sapendo niente del cibo sul fuoco, dice:”Tutto ciò è molto strano …. Sento puzza di bruciato …”

    Intanto, nel Cocito, quattro Specter scoprono il corpo del povero Valentine, ucciso e beffeggiato. Stanno quasi per iniziare a tumularlo, quando iniziano a sentire anche loro l’odore dell’arrosto troppo cotto, che arriva dalla Giudecca. Milo si sveglia, e vede il povero quartetto, mettendosi a intonare una canzone:”Senti che puzza, non è chili pepper, mi sa che proprio ci sono gli Specter!”

    Siccome i tre Cavalieri d’oro rimasti nel Cocito avevano un certo languorino, si rialzano subito, appena sentono il fatidico odore, lasciando a bocca aperta i poveri Specter. Il meno saggio del quartetto si scaglia contro Ioria, ma finisce cotto al forno pure lui, come quel povero pollo del suo compagno. Anche gli altri due vengono fatti fuori, senza nessuna difficoltà. Dopo aver ripulito la zona, il terzetto si avvia alla Giudecca.

    Intanto, Peg sta ancora cercando di rompere il muro, con Andromeda che urla in continuazione:”NO, PEGASUUUUS!”, e a un certo punto Peg si rompe così tanto le scatole, che sta per andarsene di nuovo. Ma a questo punto, Shaka, che non ne può più degli schiamazzi, fa tornare ordine dando una bella batosta a Peg, che si da una calmata. Andromeda, preso dalla sindrome della crocerossina, si mette a tastare il povero Peg, in cerca di ferite visibili, ma quest’ultimo gli dice:”Giù le mani! Non sono mica Crystal!”

    Shaka, a questo punto, si rassegna a morire, provando a distruggere il muro a mani nude. “Ma usa un martello pneumatico!”, grida Andromeda, per fermarlo. Solo che il biondino viene interrotto da Mur, che in quel momento era arrivato con gli altri due. Mur approfitta dell’occasione per ridare a Shaka la lunga collana che aveva perso in giardino qualche puntata fa, quando aveva finto di essere morto. Shaka accetta di buon grado, mentre arriva anche … Dohko! Che era stato chissà dove, forse alla locanda del “Cavallino rampante”, facendosi servire buon vino dal signor Omorzo Farfaraccio, noto locandiere della Terra di Mezzo, passando il tempo a parlare di signorine, assieme al suo amico alcolista anonimo Roberth Baratheon. C’è chi dice di averlo visto proprio da quelle parti, Andromeda sarebbe pronto a giurare che insieme a loro ci fosse anche il signor Brandaino, un noto Hobbit che bazzica spesso dalle parti di quella locanda assieme al suo amico Sottocolle. I Cavalieri si lamentano che loro sono dovuti stare in quel brutto posto, mentre lui era in giro a fare bisboccia, ma Dohko li tranquillizza, dicendo che conosce la soluzione per passare. Peg tira fuori il proprio green pass, ma Dohko gli dice che non è quello ciò che gli serve: bisogna ricreare la luce del sole.

    Intanto, Castalia ha portato alla luce del sole una ragazza molto simile a lei. Che sia sua sorella gemella?

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